the alzheimer garden
Nel 1995 il Settore Servizi Sociali della Provincia di Milano ha accettato la sfida di creare i “Giardino dell’Eden”, un giardino per persone affette da demenza. È stata un’idea di un professore italiano di geriatria Francesco Antonimi, che lo definiva come luogo per la massima libertà nel massimo controllo, così il Politecnico di Milano è stato incaricato di creare un modello teorico: “Il Giardino Alzheimer” (Mori F. e Valla P., a cura di, Il Giardino Alzheimer. Manuale teorico-tecnico per la progettazione e la realizzazione di spazi verdi per anziani affetti da demenza. Provincia di Milano, 1995).
Il wandering è troppo spesso controllato con farmaci
che non fanno altro che accelerare il processo di declino funzionale, mentre il movimento può essere un’attività terapeutica, stimolata dall’ambiente e dai programmi riabilitativi. Un ambiente specifico, concepito per
le esigenze dei malati può influire positivamente
sul comportamento e rallentare il declino funzionale
e cognitivo.
L’ambiente può offrire diversi livelli di stimolazione
sensoriale, riattivando l’attenzione, la memoria
e l’orientamento spazio-temporale, infondendo in loro autonomia e dignità.
In 1995 the Social Services Sector of the district of Milan accepted the challenge to create “The Garden of Eden”, a garden for people with dementia. It was initiated by the Italian geriatrician Francesco Antonini as a place
allowing freedom with control Therefore, the Department of planning of Architecture was asked to create
a theoretical model: “The Alzheimer Garden” (Mori F.
e Valla P., a cura di, Il Giardino Alzheimer. Manuale
teorico-tecnico per la progettazione e la realizzazione
di spazi verdi per anziani affetti da demenza. Provincia di Milano, 1995).
The wandering is controlled too often with sedative medicines which may accelerate the process of funtional decline, meanwhile the movement should be
a therapeutical activity stimulated by the environmental and by the therapeutical programs.
A specific environmen, conceived for the patients’ needs may positively affect of beahviour and slow down
the functional and cognitive declines. The environment should offer different level of sensory stimulation,
improve attention, memory and orientation of
the patitent, reassuring them by increasing autonomy and dignity.